Un passo in avanti?

Il governo tecnico questa volta ha davvero rotto gli schemi. E lo ha fatto nel terreno senz’altro più duro e insidioso della politica italiana: le nomine a Viale Mazzini. Tarantola e Gubitosi segnano senz’altro uno spartiacque decisivo di questa fase politica italiana. Una scelta forte e coraggiosa di Monti, fuori dalla logica delle spartizioni tra partiti che solo tre giorni fa hanno dato sull’assegnazione di poltrone uno spettacolo tutt’altro che esemplare…

L’esecutivo tecnico sorprende tutti e designa alla guida dell’azienda due tecnici veri, conosciuti soprattutto in campo economico e finanziario. Il messaggio di queste nomine è che la Rai deve prima di tutto tornare ad essere una vera azienda, quindi con conti in ordine e gestione in equilibrio, piani di investimento seri e indebitamento sostenibile. Solo con una buona gestione si può continuare a produrre cultura, informazione e intrattenimento. Tutte cose che negli ultimi tempi sono andate scomparendo dalla rete pubblica nazionale. Nessuno dei due ha esperienza televisiva, certo, ma dentro la Rai le professionalità necessarie sono presenti in abbondanza.

Anna Maria Tarantola è un’esperta di vigilanza bancaria e, quindi, particolare attenzione sarà rivolta al rispetto delle regole coniugato con la sana gestione. La sua nomina segnala anche un altro aspetto: il Governo torna a pescare dentro la Banca d’Italia, che conferma il suo ruolo di primaria riserva della Repubblica. Lo è stata nei momenti più difficili della storia patria, e il fatto che oggi la presidenza della Rai la si affidi al numero tre della banca centrale significa che il compito che attende Tarantola è davvero difficile.

Luigi Gubitosi ha diretto la finanza della Fiat e la Wind. Finanza e telecomunicazioni: quindi, i due campi dove c’è più necessità di intervenire in Rai: razionalizzazione delle spese e delle risorse da una parte, sviluppo di nuove tecnologie e connessioni dall’altro.

Entrambi, quindi, sembrano avere le carte più che in regola per adempiere al mandato che Monti ha loro affidato, facendo una scommessa contro le vecchie pratiche di un sistema politico che di certo si troverà spiazzato ma che non potrà non cercare di dare seguito a questo gesto di discontinuità.

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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