Altro che qualche triglia…

Bella analisi di Beppe Sevegnini.

“Beppe Grillo, in questi giorni, dev’essere preoccupato e divertito.

Preoccupato perché ha buttato la rete pensando di tirar su qualche triglia, e ci ha trovato dentro una balena. Solo il capitano Achab sognerebbe una pesca del genere; ma lui doveva gestire solo Moby Dick, non 163 parlamentari inesperti e 8.784.499 elettori pieni d’aspettative.Il barbuto nocchiero del M5S dispone, tuttavia, di alcuni modi per allentare la tensione. Il più efficace: ricordare le assurdità dette e scritte negli ultimi dieci giorni. Il catalogo è questo (ridotto per motivi di spazio).

«Il M5S ha vinto grazie a Internet». Non è vero. Il Movimento 5 Stelle si è limitato a utilizzare lo strumento per tenere contatti, organizzare incontri, tenere discussioni (da cui il leader si tiene regalmente distante, ma questo è un altro discorso). La pubblicità politica su misura (tailored political advertising), gestita da computer sempre più potenti e algoritmi sempre più sofisticati, quella che ha cambiato la faccia delle campagne elettorali americane, in Italia è di là da venire (con buona pace di Gianroberto Guruleggio).

«Il M5S ha vinto senza la televisione». Falso. È vero che Beppe Grillo in tv non c’è andato; ma ce l’hanno portato. Negli ultimi due mesi il policomico (piace il termine?) ha campeggiato sul piccolo schermo: piazze, comizi, polemiche, dichiarazioni, traversate. E diciamolo: ognuna di queste cose s’è rivelata più memorabile delle solite, stracche tribune politiche.

«Il M5S è un movimento collettivo». Inesatto. Le «parlamentarie online» sono state un mezzo flop (95.000 voti per 1.400 candidati, fonte www.beppegrillo.it). I grandi raduni erano legati alla presenza del leader, le cui capacità di intrattenimento sono fuori discussione (è questo il cruccio di Silvio Berlusconi). Tutti gli italiani adulti sanno chi è Beppe Grillo. Così, tutti gli elettori lombardi conoscevano Roberto Maroni; solo una parte sapeva chi fosse Umberto Ambrosoli. E sappiamo com’è finita.

«Il M5S ha vinto grazie al programma». Se volete vivacizzare le cene di primavera domandate agli amici che hanno votato Grillo: qual è il programma del Movimento? Programma politico, economico, energetico, sanitario. Fatevi elencare le proposte in materia di ricerca, informazione e trasporti (basta finanziamento pubblico ai giornali! No Tav! non sono risposte sufficienti). Il Movimento 5 Stelle non ha vinto grazie al programma.Ha vinto perché ha fornito un canale per la protesta e un’alternativa all’astensione (un merito, questo). Volendo essere più precisi: il voto al M5S è suonato come un’immensa pernacchia verso i partiti tradizionali. Che sono sordi, ma forse stavolta l’hanno sentita”.

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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