Un voto responsabile per salvare l’Italia

Secondo gli ultimi sondaggi – mi riferisco in particolare a quello realizzato da Ispo per il Corriere della Sera – vincono gli indecisi. Il 40% dei votanti non avrebbe ancora deciso.

Parto da questo dato per analizzare cosa sta succedendo in campagna elettorale. In molti, nel Pd e nel Pdl, così come nella Lega, stanno impostando la campagna elettorale su vecchi schemi.

Slogan e promesse. Non solo, sia dalla coalizione di centrodestra che da quello di centrosinistra arriva l’appello agli elettori affinché optino per il voto utile.

Dieci anni di politiche irresponsabili a colpi di slogan hanno portato il Paese a un passo dal baratro. Proprio per questo motivo, noi dell’Udc con il nostro leader Casini più di un anno e mezzo fa lanciavamo un appello alle forze politiche: un Governo di responsabilità nazionale per salvare l’Italia.
Da quel momento in poi – a novembre 2012, la resa di Berlusconi e l’insediamento di Monti a Palazzo Chigi – le forze politiche si trovano davanti a un bivio: appoggiare o meno misure impopolari per salvare il Paese dal fallimento! I quotidiani economici internazionali titolavano: “Fate presto!”.

Oggi, a distanza di un anno, con lo spread dimezzato, passato da 550 a 270 punti, sebbene il pericolo non sia passato, l’Italia sta un po’ meglio. Dobbiamo proseguire sulla strada della responsabilità per non vanificare i sacrifici.
Chi si affanna a chiedere agli italiani un voto utile. Noi sappiamo che le ammucchiate servono solo a conquistare le careghe. Altro che voto utile! Forse sarà un voto utile ma a chi vuole prendersi le careghe che contano, non agli italiani!

Nel 2008 noi dell’Udc facemmo una scelta impopolare e coraggiosa: correre da soli e candidare a premier il nostro leader Casini contro Veltroni e Berlusconi. Non siamo stati allora e non saremo neppure questa volta la stampella di nessuno.

Se riflettiamo su come si è conclusa la legislatura, capiamo bene i difetti di un bipolarismo muscolare dove destra e sinistra riducono il dibattito politico a uno scontro ideologico senza guardare se il Paese, nel frattempo, sta affondando.

Già, il Paese stava per affondare e mentre tutto ciò accadeva solo noi dell’Udc con il nostro leader Casini auspicavamo un Governo di responsabilità nazionale per affrontare l’emergenza e salvare il Paese.
In questo contesto, se ci soffermiamo a riflettere sul voto utile siamo in grado di coglierne le contraddizioni. Il voto utile tradisce le cattive intenzioni di chi usa questa espressione per convincere gli elettori a concentrarsi sui due schieramenti di centrodestra e centrosinistra.

Il voto utile – l’esperienza ce lo insegna – è stato utile a Pdl e Lega, non agli italiani che sono stati portati al baratro da politici irresponsabili a colpi di slogan. Più che di voto utile allora io parlerei di voto responsabile. Agli italiani chiediamo dunque di votare con la testa e col cuore.
Siamo convinti che molti italiani faranno questa scelta politicamente matura bocciando chi, fino poco più di un mese fa, stava dalla parte di Monti dando al premier l’infelice compito di varare misure impopolari che non portano a casa facile consenso.

Anziché parlare di voto utile o voto non utile parliamo di contenuti: noi dell’Udc vogliamo puntare su giovani e donne, tagliare la spesa pubblica e lottare contro l’evasione fiscale per ridurre le tasse. Niente slogan, niente ‘giù le tasse’.

Gli italiani non credono più a chi racconta le favolette. Sulla base dei contenuti, non di slogan elettorali, gli italiani ci daranno o meno il loro consenso. E, stavolta, i fatti (e i numeri soprattutto) danno ragione a chi come l’Udc ha voluto fortemente Monti a Palazzo Chigi.

Tratto dal blog di Antonio De Poli

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Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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