Un barlume di speranza per la nuova legge elettorale

Le parole di Giorgio Napolitano di alcuni giorni fa sulla riforma elettorale sono un plauso all’impegno di riscrivere almeno alcune regole per una nuova legge elettorale. La preoccupazione che traspare dalla lettera del capo dello Stato al presidente del Senato, Renato Schifani, è di evitare un ritorno dei partiti alle alleanze forzate del passato. Napolitano non fa riferimento alla Prima Repubblica, ma alla Seconda.

Mettere insieme nuove stravaganti coalizioni costruite solo per vincere le elezioni, portando inesorabilmente all’instabilità, significherebbe perseverare in errori che sono già costati molto, troppo, all’Italia. Con questo messaggio tenta di guardare un po’ oltre, al 2013; e di scongiurare una deriva che, di fallimento in fallimento, potrebbe risuscitare sodalizi ispirati solo dall’istinto di sopravvivenza.

Il messaggio di Napolitano è dunque, formalmente, al Parlamento. Ma parla ai partiti che dovrebbero concordare la legge elettorale; e che si sono divisi sulla prima mediazione, senza tuttavia escludersi margini di dialogo nelle aule del Parlamento. Sono questi margini che il presidente della Repubblica spera si allarghino, permettendo l’approvazione di una riforma nella quale possa riconoscersi una maggioranza «anomala» e trasversale simile a quella costruita attorno al governo di Mario Monti. Il «sì» che il Quirinale ha ricevuto non significa automaticamente che un finale a lieto fine è a portata di mano. Per il momento, si tratta più semplicemente della volontà delle forze politiche di rivendicare la loro buona disposizione, attribuendo resistenze, veti e calcoli inconfessabili agli avversari.

L’incognita è se e quanto delle proprie convenienze elettorali ogni partito sia disposto a sacrificare: si parli di preferenze, collegi, premi di maggioranza, soglie di sbarramento. L’ipotesi di tornare alle preferenze, accompagnando il tutto da una selezione rigorosa dei candidati, rappresenta la fonte primaria della democrazia.

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Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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