Lo sport e i suoi valori

Adoro lo sport, in ogni sua forma. Un mondo parallelo dove sacrificio, onestá e preparazione permettono di giocarsela alla pari con l’avversario e dove, normalmente, vince la meritocrazia. Mi esalta l’agonismo, mi  meraviglia il gesto atletico, mi incanta la classe cristallina del fuoriclasse.

Non sopporto, invece, il doping (argomento che merita un’approfondimento a parte) e l’ignoranza che si materializza ogni qualvolta ci si trova ad assistere ad partite/eventi giovanile, momenti durante i quali danno sfoggio della loro grande ignoranza i genitori-ultras, gli allenatori “Mourinho de noialtri”, i grotteschi e spocchiosi dirigenti. I bambini sono così costretti a sopportare isterie e frustrazioni di quegli stessi adulti che sono (dovrebbero essere) gli esempi positivi da seguire e da imitare.
Sembra proprio che a nessuno interessi l’imbarazzo che può provare un figlio quando sente il genitore (1 o 2 in questo caso non fa differenza…) urlare frasi offensive nei confronti di arbitri, avversari, allenatori.
Tutti però – a parole – pontificano di fair play, onestá, correttezza e sportività. Fenomeni. Patetici. Ridicoli. E mi fermo.

Il gesuita cileno Luis Alberto Hurtado Cruchaga diceva: “E’ più facile insegnare che educare, perché per insegnare basta sapere mentre per educare è necessario essere”.
Come dargli torto? Un aforisma che dovrebbe essere inserito per legge nello statuto di ogni società e federazione, non solo sportiva.

Sono altresì convinto che le Federazioni dovrebbero imporre, ad inizio stagione, un Codice etico comportamentale da far sottoscrivere a tutti coloro che, a vario titolo, avranno a che fare con i ragazzi. Un vero e proprio decalogo del buonsenso che, se non rispettato, comporta l’allontanamento del singolo individuo e sanzioni per la società.

Ora però mi domando: esistono altri accorgimenti che si potrebbero attuare per rendere più sano e “intelligente” lo sport giovanile? Cosa possiamo fare materialmente per tutelare i nostri giovani? Come eliminare definitivamente certe figure frustrate e frustranti?

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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