Dotare ogni classe di un pc e ogni insegnante di un tablet. È l’obiettivo dichiarato del ministro Profumo per l’anno scolastico 2012/2013. Che sarà – promette – all’insegna dello slogan «addio, carta» grazie alla digitalizzazione di registri, pagelle e scrutini. Un ottimo proposito. A patto però che i tempi della burocrazia ministeriale siano al passo con le nuove tecnologie. Finora non è stato così.
Già una norma del 2008 prevedeva che entro il 2012 i contenuti scaricabili da internet avrebbero dovuto sostituire i vecchi manuali. Se non in rari casi quella disposizione è però rimasta sulla carta. Tant’è che ora si sta pensando di modificarla introducendo il riferimento agli «e-book» e alle «app». Bene, purché si riducano anche i tempi che passano dall’annuncio alla realizzazione delle novità.
E senza dimenticare quali sono le altre priorità per il sistema italiano dell’istruzione: risorse limitate, docenti troppo anziani, scarsa attenzione per la cultura tecnica, pochi collegamenti scuola-lavoro.