Pagamenti Pa: perché rinunciare a 250mila occupati in più e all’1% del Pil?

Può l’Italia rinunciare, volutamente, ad “un aumento di circa 250mila occupati e un incremento del Pil dell’1%, pari a 16 miliardi di euro, per i primi tre anni, fino ad arrivare all’1,5% nel 2018″?

Nel contesto politico-economico attuale, la risposta appare alquanto banale. I numeri qui sopra non risolverebbero tutti i ‘mali’ dell’Italia, ovviamente, ma di certo sarebbero un primo -concreto- passo verso un cambio di rotta. L’importanza delle cifre qui sopra, poi, è strettamente legata ad un altro numero che è posto alla ‘base’: Quarantotto miliardi di ricadute “positive e non scontate”.

Cifra di tutto rispetto che corrisponde, all’incirca, a due terzi dei debiti delle Pa nei confronti delle imprese. A rinnovare l’avviso su tale spinosa questione è lo stesso presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi, presentando l’ultimo studio del Centro Studi dell’associazione. Il presidente spera vivamente che “il Governo in carica provveda tempestivamente ad adottare, già dal prossimo Consiglio dei ministri, tutti i provvedimenti necessari per la liquidazione di quanto spetta alle imprese, così come indicato dalla Commissione europea e chiaramente emerso dalle dichiarazioni del Presidente del Consiglio uscente, Mario Monti, che nei giorni scorsi ha manifestato la disponibilità a lavorare con la Commissione per identificare le soluzioni e avviare la liquidazione del debito nel più breve tempo possibile”. Un’immissione di liquidità, destinato alle imprese, che porterebbe alla nascita di nuovi posti di lavoro, all’aumento degli investimenti (+13% nei prossimi 5 anni) e quindi dei consumi.

La Spagna, in quest’ottica, è già avanti a noi: negli ultimi cinque mesi, infatti, ha porceduto allo sblocco di 30 miliardi di euro di debiti delle Pa. La manovra, secondo recenti studi, ha già fornito come primissimo risultato circa 100mila posti di lavoro in più.

La situazione sembra, dopo una lunga ‘lotta’, prossima allo sblocco anche in Italia: le news dalla Commissione europea e l’apertura del ministro dell’Economia Grilli (“Dopo il via libera della Commissione europea non vedo ragioni per non procedere con un provvedimento d’urgenza per sbloccare i pagamenti della pubblica amministrazione”) ne sono un chiaro esempio.

Piccoli passi avanti sicuramente notati ed apprezzati dalle imprese e da Confindustria tutta. Marcella Panucci, direttore generale Confindustria, ha infatti così commentato: “Le dichiarazioni del Ministro Grilli sono di grande importanza, dopo la straordinaria apertura della Commissione Europea, coronano gli sforzi che stiamo compiendo da molto tempo e a partire dal Presidente Squinzi con grande decisione, per vedere finalmente riconosciuto il diritto delle imprese, quello di essere pagate per forniture già effettuate”.

Leggi anche articolo in merito del “Sole24Ore”

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Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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