Berlusconi vs Grillo: chi vincerà?

Chi l’avrebbe mai detto che Berlusconi studiasse i comizi di Grillo! Un articolo del Corriere della Sera scriveva che il Silvio passasse almeno un paio di ore al giorno a visionare i suoi filmati e a leggere testi del suo blog.

Berlusconi ha capito per primo la forza politica della televisione, e difatti se ne è anche impadronito. Grillo ha capito a sua volta la forza dei blog, e piano piano ha fatto breccia usando questa nuova tecnologia «povera». Ma Berlusconi è arrivato al governo, e ha governato perché ha anche costruito un partito (sia quello che sia, o era), mentre Grillo non costruisce niente.

Diventi un partito quando discuti della struttura. Bisogna discutere all’aperto, con i cittadini. E il Parlamento deve avere l’obbligo di discutere le leggi popolari che vengono presentate. Presentate da chi? Formulate da chi? In attesa di saperlo, il discorso poggia sul vuoto, poggia pressoché sul nulla.

Però di quel nulla Grillo è il padre-padrone. Per questo Grillo è come Bossi, o persino più padre-padrone di Bossi (pre-ictus, si intende; e scusate la cattiveria). Il recentissimo caso di Parma è esemplare. Il nuovo sindaco è un grillino, Federico Pizzarotti. Potrà essere un bravo sindaco che farà, imparerà a fare, il mestiere «pulitamente». Ma anche a lui occorre uno staff . Così appena eletto si propone di nominare Tavolazzi direttore generale del Comune, una persona stimata ma che si è permesso, in passato, di esprimere qualche blanda critica su Grillo. E così niente da fare: Grillo pone il suo veto e fa sapere al suo sindaco che il movimento delle Cinque Stelle lo avrebbe sconfessato. Pizzarotti ha dovuto trovare un pretesto per obbedire. Ma l’episodio è, nel suo piccolo, gravissimo.
Il grillismo, nella predicazione del suo capo, è un insieme di critiche quasi sempre ovvie e anche fondate, e di proposte che sono invece troppo spesso o sballate o imbecilli o soltanto demagogiche.

Di una nuova generazione «pulita» il Paese ha molto bisogno. Il grillismo potrà fornire soprattutto a livello di Comuni medio-piccoli bravi sindaci e bravi amministratori? Ma né Bossi né Grillo possono allevare una classe di governo. Loro sono i primi a non avere nessunissima idea delle complessità nelle quali i governi si trovano oggi invischiati. Cacciare i politici «ladri», questo sì; ma portare al potere centrale brave persone che però non sanno nulla e sui quali Grillo si propone anche di comandare, questo no.

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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