Difendiamo la scuola!

articolo L'Arena sulla scuolaPrendo spunto da un articolo de “L’Arena” di oggi (pag. 24; clicca qui per leggerlo) per parlare della situazione particolarmente critica per le scuole paritarie dell’infanzia, dove sono a rischio i posti per oltre 600 mila bambini tra i tre e i sei anni.

La scuola, già in crisi, non può subire continui tagli. Per questo ognuno e’ chiamato a fare la propria parte: dai partiti al Governo, dal Parlamento alle istituzioni locali. Non servono libri dei sogni, ma tracciare linee di azione chiare per curare, in questi mesi ma soprattutto nella prossima legislatura, i mali della scuola italiana.

Ogni Governo ha imposto la sua riforma della scuola, finendo per sfiancarla. I problemi sono sempre gli stessi: dispersione scolastica, impreparazione, assenza di merito, scoraggiamento degli insegnanti, precariato diffuso, mancata autonomia, poco collegamento con il mondo del lavoro.

Bisogna lavorare per una scuola che garantisca libertà di scelta educativa senza impostazioni ideologiche, più autonoma, al passo con le sfide della competitività e della globalizzazione, in grado di formare davvero i giovani al lavoro e alla vita. Ogni risparmio che si ottiene tagliando sprechi e inefficienze nel settore scolastico va reinvestito qui. Innovare la scuola vuol dire innovare il Paese.

Grazie alle scuole paritarie, secondo alcune stime, lo Stato risparmia 10 miliardi. Il finanziamento pubblico delle paritarie in Europa è irrisorio e si limita solo alle scuole dell’infanzia e a quelle primarie convenzionate, a differenza del resto d’Europa. Le scuole paritarie forniscono servizi fondamentali ai cittadini, dalle mense ai dormitori, dall’assistenza ai disabili alla cura degli anziani, dalla protezione civile alla difesa del patrimonio culturale. Nel modello Veneto le paritarie fanno risparmiare allo Stato 500 mln l’anno: in Veneto, infatti, quasi il 70% dei bambini veneti, circa 93 mila, frequentano le scuole paritarie.

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
Questa voce è stata pubblicata in Articoli tratti da quotidiani, Riflessioni personali e contrassegnata con , . Contrassegna il permalink.

I commenti sono chiusi.