Comuni e sport

Negli ultimi mesi, i comuni italiani si sono ritrovati al centro di quello che si definire un vero e proprio “ciclone”. Da una parte, i vincoli imposti dal Patto di Stabilità, che hanno fortemente penalizzato soprattutto i piccoli comuni, che già soffrivano per la penuria di fondi. Dall’altra parte, il decreto legge 8 aprile 2013, n.35, recante “Disposizioni urgenti per il pagamento dei debiti scaduti della pubblica amministrazione, per il riequilibrio finanziario degli enti territoriali, nonché in materia di versamento dei tributi degli enti locali”, che dà il via libera allo sblocco dei pagamenti dei debiti della Pubblica Amministrazione alle imprese per un totale di 40 miliardi.

In questo quadro così complesso, l’impiantistica sportiva si è trovata fortemente penalizzata, visto e considerato che la maggior parte delle strutture in Italia è di proprietà comunale. Ed è qui che entrano in gioco due figure fondamentali: l’ANCI, Associazione Nazionale Comuni Italiani, che in questo periodo di forte criticità ha continuato a sostenere in tutti i modi possibili le realtà comunali italiane, e la LND, Lega Nazionale Dilettanti, che sta combattendo ormai da diversi anni a sostegno del sport dilettantistico.

Occorre affrontare quanto prima il problema degli impianti sportivi nel nostro Paese e porre la prima pietra per la firma di un’intesa finalizzata innanzitutto alla ristrutturazione e alla messa a norma degli impianti per lo sport di base.

I comuni e l’accesso al credito

L’ANCI ha dato il via a un protocollo di intesa con l’Istituto per il Credito Sportivo (ICS) teso a offrire soprattutto ai Comuni più piccoli, meno dotati di risorse anche dal punto di vista del personale, mutui a tassi agevolati, campagne di comunicazione e una struttura dedicata al problem solving, fornendo anche un aiuto tecnico per ottenere i finanziamenti.

Facilitare l’accesso al credito per l’impiantistica sportiva vuol dire far ripartire gli investimenti e immettere liquidità nei territori a favore dello sport, che rappresenta educazione e cultura; una comunità che ne è priva è sicuramente una comunità più povera. “A questo protocollo – ha precisato il commissario straordinario dell’ICS Paolo D’Alessio – affiancheremo anche una vera e propria iniziativa commerciale che abbiamo chiamato Banca fuori dal Comune, creando una struttura dedicata pronta ad accogliere tutte le richieste dei Comuni attraverso un numero verde 800431980 e un indirizzo email dedicato: [email protected]”.

Fonte: Sport Industry Magazine

Info su Alessandro Boggian

Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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