Azzerare ogni spreco pubblico e liberare risorse per il sistema produttivo

Da quando la crisi ha colpito il nostro Paese gli italiani hanno accettato, con straordinario senso dello Stato, sacrifici indicibili. L’errore più grave, di fronte alla crisi dei partiti e alla perdita di fiducia dei cittadini nei confronti della politica, sarebbe quello di cedere alla rassegnazione.

La Terza Repubblica non potrà rinunciare alla politica del rigore, condizione indispensabile per garantire la nostra sovranità e per costruire un’Europa politicamente più forte e socialmente più solidale.

Occorre un rigore intransigente verso i conti pubblici, che azzeri ogni spreco e liberi risorse per il rinnovamento del sistema produttivo, unico strumento per il rilancio dell’occupazione, e per la tutela delle fasce più deboli e bisognose.

Serve un fisco certamente rigoroso, ma non opprimente né aggressivo nei metodi, capace di ricreare un patto di fiducia con i contribuenti. E serve un riequilibrio tra imposizione fiscale e taglio delle spese.

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Presidente del Comitato Provinciale OPES Verona - Ente di Promozione Sportiva e Sociale riconosciuto dal CONI
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